Come la qualità dell’aria incide sulle nostre vite
Una delle applicazioni più installate ed utilizzate in molti smartphone è quella che permette di controllare il meteo.
Da Geotab Team
2 maggio 2023
•5 minuti di lettura
A nessuno piace farsi trovare impreparato: per questo motivo, molti di noi, prima di andare a dormire o al risveglio controllano con estrema accuratezza che tipo di giornata li aspetta.
Negli ultimi anni, oltre a poter controllare se ci sarà il sole o la pioggia, all’interno delle applicazioni meteo più diffuse sono state rese disponibili una quantità sempre maggiore di informazioni. Con dei semplici click, infatti, è possibile conoscere le velocità del vento, la percentuale di umidità, il livello della qualità dell’aria, la pressione atmosferica e l’indice UV.
Alcuni di questi aspetti sono per lo più impercettibili; altri, invece, possono condizionare in modi diversi la nostra vita quotidiana: tra questi, spicca la qualità dell’aria.
Che cosa si intende con qualità dell’aria?
Secondo l’enciclopedia Treccani, per qualità dell’aria si intende la valutazione qualitativa e quantitativa delle sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera, ossia di quelle sostanze pericolose per la salute emesse direttamente da attività umane o da eventi naturali. Per dirla in parole più semplici, si intende il livello dell’aria che respiriamo, il quale dipende dalle sostanze presenti nell’aria.
Per indice di qualità dell’aria (IQA) si fa riferimento all’indicatore che permette di fornire una stima immediata e sintetica sullo stato dell’aria. Nel 2017 l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) e la Commissione europea hanno presentato il nuovo Indice Europeo della Qualità dell’Aria (EAQI). Grazie alle misurazioni provenienti da più di 2000 stazioni di monitoraggio presenti in tutta Europa, è in grado di fornire informazioni accurate sulla qualità dell’aria.
Tramite un semplice tool, i cittadini hanno la possibilità di controllare i dati della qualità dell’aria in tutto il territorio dell’Unione.
La mappa interattiva mostra la situazione della qualità dell’aria sulla base di cinque inquinanti chiave, considerati nocivi per salute delle persone e dannosi per l’ambiente: il particolato (PM2.5 e PM10), l’ozono troposferico (O3), il diossido di azoto (NO2) e il diossido di zolfo (SO2). Le particelle di PM2,5 sono dovute principalmente al traffico stradale, agli incendi, alla produzione di energia e all’incenerimento dei rifiuti. Più le particelle sono sottili, più penetrano in profondità nei polmoni e nel flusso sanguigno.
L’inquinamento atmosferico come fattore di rischio per la salute
L’esposizione all'inquinamento atmosferico ha un impatto enorme sulla salute delle persone in tutto il mondo: si stima sia la causa di milioni di morti e la perdita di anni di vita ogni anno.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), i Governi di tutto il mondo dovrebbero impegnarsi maggiormente nel migliorare la qualità dell’aria nelle città, al fine di proteggere la salute delle persone.
Nonostante vi siano stati alcuni miglioramenti in materia, il numero di vittime è rimasto pressoché invariato dagli anni '90 a oggi. In aggiunta, c’è da notare che la situazione è notevolmente migliorata nei paesi ad alto reddito mentre non si può dire lo stesso dei paesi a basso e medio reddito.
Si è valutato che l’inquinamento dell’aria causa circa 2 milioni di morti premature a livello mondiale ogni anno. I livelli medi annuali di PM10, derivato principalmente dalla combustione di materiali fossili, eccedono di 70 microgrammi per metro cubo. Diminuendo il livello di questo inquinante si potrebbe ridurre la mortalità del 15% all’anno e si registrerebbe una diminuzione dell’incidenza delle malattie respiratorie e cardiache.
La situazione in Italia
Per quanto riguarda il territorio italiano, si riscontrano dei risultati interessanti. Secondo il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, rispetto agli ultimi anni, si registra una sostanziale stabilità dei livelli di PM10 e PM2,5 con valori in alcuni casi mediamente più alti nel 2022 a causa delle scarse precipitazioni e del vento per lo più assente.
Il limite giornaliero del PM10 è stato rispettato nell’80% dei casi; si sono riscontrati superamenti diffusi soprattutto nella zona della Pianura Padana, nelle aree metropolitane di Roma, Napoli, Caserta e in larga parte del sud-Italia.
Il limite annuale del biossido di azoto è rispettato nella larga maggioranza delle stazioni di monitoraggio mentre i livelli di concentrazione di ozono continuano in larga parte del paese a non rispettare gli obiettivi previsti dalla legge a causa delle condizioni meteorologiche particolari di cui sopra
Il ruolo di Geotab: il progetto AirQuality
Dal 2019 al 2021, il team di Geotab presente ad Aquisgrana, in Germania, ha realizzato un progetto chiamato AirQuality.
L’obiettivo del progetto è stato quello di realizzare delle stazioni di rilevazione della qualità dell’aria diverse da quelle già in uso: solitamente le stazioni sono isolate e installate in modo permanente, e quindi non così efficaci per la rilevazione nelle aree urbane.
La sfida consisteva nel creare un dispositivo piccolo e capace di muoversi per le strade della città, così da fornire dei valori aggiornati, affidabili e precisi. Beh, ci sono riusciti.
Il primo quesito che il team si è posto è stato capire quale sarebbe stato il luogo migliore in cui installare il dispositivo per la misurazione dell’aria. Per coprire un’intera area urbana e fornire i dati da varie zone della città, la scelta è ricaduta sui mezzi del trasporto pubblico.
Secondo il team, la scelta del tipo dei mezzi di trasporto dipende dalla struttura del tessuto urbano: mentre in alcune città sono presenti solo gli autobus, in altre vengono utilizzati anche i tram. Per questo progetto e per la città di Aquisgrana, è stato rilevato come 13 autobus sarebbero stati sufficienti per coprire il 70% delle aree accessibili al traffico.
Tuttavia, scegliere di utilizzare i mezzi del trasporto pubblico può portare anche degli svantaggi: innanzitutto, i veicoli vengono utilizzati su percorsi diversi e può capitare che lascino l'area urbana; inoltre, manca una copertura delle vie laterali e delle zone pedonali.
Per questo motivo, è importante eseguire un'attenta selezione delle flotte, a seconda della struttura della città e della rete di trasporto pubblico.
Dopo aver selezionato il tipo di veicoli, il team di esperti ha selezionato la tipologia di sensori adatti alla rilevazione, in grado di rilevare le particelle di PM10 e PM2,5. Per garantire la fattibilità del progetto, sono stati scelti dei sensori economici, che, dopo vari test, hanno dimostrato un'affidabilità al pari delle stazioni di rilevazione tradizionali.
Con la scelta dei veicoli e dei sensori, non restava altro che installare e collegare il tutto.
Grazie all’ausilio del dispositivo GO di Geotab connesso tramite la porta OBD-II del veicolo, i dati venivano trasmessi ad un server gateway e poi inoltrati a un database. Dopo essere stati sovrapposti con le coordinate GPS, i dati venivano memorizzati all'interno della piattaforma MyGeotab. Il sistema utilizza la rete mobile grazie alla scheda SIM integrata e può quindi essere utilizzato in tutto il mondo.
Grazie ai dati raccolti, è stato possibile conoscere la qualità dell'aria dell'intera area urbana in diversi momenti della giornata. Le informazioni ottenute, permettono di valutare l'efficacia delle misure per migliorare la qualità dell'aria; inoltre, possono essere utilizzate dagli urbanisti per realizzare delle misure volte alla riduzione dell'inquinamento atmosferico.
Le potenzialità dell’applicazione di questo progetto sono notevoli: i dati in tempo reale, infatti, aprono le porte alla creazione di nuove soluzioni digitali per la gestione del traffico in maniera piu’ intelligente. Grazie a dei segnali stradali capaci di reagire all'aumento del traffico, si può cercare di migliorare la qualità dell’aria all’interno di aree con gruppi di popolazione più a rischio, come ospedali, asili, scuole e case di riposo.
Conclusioni
La qualità dell’aria è un argomento che riguarda la salute di tutti: è per questo che avere a disposizione delle informazioni aggiornate permette di proteggersi e migliorare le condizioni di tutta la collettività.
Nelle azioni di tutti i giorni è possibile mettere in atto alcuni accorgimenti per cercare di migliorare la situazione.
Per ridurre gli agenti inquinanti prodotti dalle emissioni dei veicoli a combustione interna, sarebbe preferibile utilizzare i mezzi di trasporto pubblici, il car sharing o il carpooling, così da contribuire alla riduzione del traffico. In più, si può pensare di optare per il passaggio ad un veicolo elettrico, il quale non contribuisce all’inquinamento dell’aria.
Nel caso delle aziende, se già dispongono di una flotta di veicoli elettrici, tramite la piattaforma MyGeotab possono ottimizzare i dati acquisiti trasformandoli in utili insight in grado di monitorare e potenziare le prestazioni di ogni veicolo in tempo reale. Inoltre, con la nostra analisi interattiva è possibile analizzare come l'autonomia massima di un veicolo elettrico può variare a seconda delle condizioni atmosferiche e dei comportamenti di guida.
Invece, per le aziende che intendono aggiornare la propria flotta con veicoli elettrici, Geotab dispone dell’EVSA, l’Analisi di Sostenibilità dei Veicoli Elettrici: utilizzando questo strumento, è possibile ricevere consigli su misura basati su dati reali per rendere il passaggio all’elettrico il più semplice possibile e scoprire quindi se e quali modelli sono più adatti alle proprie esigenze di business.
Per saperne di più, visita la pagina dedicata e continua e seguirci per scoprire tutte le novità.
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