Leasing e renting, la necessità di aprirsi al nuovo per non uscire dal mercato
Adeguare l’offerta ai nuovi paradigmi del settore mobilità, non solo aziendale, risulta quantomai necessario e urgente; ricorrendo ove utile alle metodiche della condivisione.
28 giugno 2022
•2 minuti di lettura
La tendenza è chiara e inarrestabile: per rimanere al passo con i tempi, gli operatori del leasing di veicoli e del mondo del noleggio, in rapida convergenza, sono chiamati ad aprirsi a nuovi paradigmi nell’offerta di mobilità per le aziende, ma anche per il canale dei privati. Un cambio di strategia rispetto al quale l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha agito quale acceleratore.
Già in epoca pre-pandemica si era tuttavia registrato un fenomeno interessante, con il 10-15% delle flotte in leasing che hanno iniziato a guardare in direzione del comparto consumer. Il terreno allora si presentava estremamente fertile. L’affacciarsi del fenomeno del chip shortage (carenza di microprocessori) ha posto tuttavia i costruttori dinnanzi a una domanda crescente del mercato a fronte di tempi di consegna fino addirittura a 450 giorni dal momento dell’ordine del veicolo. Una situazione che sta favorendo l’offerta del canale dell’usato, dove ci sono numerosi veicoli in buono stato pronti all’uso e che riducono notevolmente l’attesa.
“Questo è il tempo dei giovani che sono i decision maker di domani - ha dichiarato Fabio Saiu, direttore Leasing & Rental Europe di Geotab -. In un certo qual senso l’e-commerce lo hanno fatto crescere loro, come i fenomeni di Netflix o Prime Video. In questo scenario non esiste più infatti il classico concetto di televisione così come dell’auto come proprietà. Io credo personalmente nel noleggio da un minuto a 60-70 mesi,così da poter rispondere alla necessità di cambiare veicolo nel fine settimana”.
Sharing, l’opportunità di una flotta sempre in movimento
In un momento storico così fluido, le aziende hanno avviato un processo di efficientamento delle flotte a loro disposizione ricorrendo alle soluzioni di car sharing che permettono di non lasciare i veicoli inutilizzati nel parcheggio dell’ufficio una volta che si è raggiunta la sede di lavoro, a meno che non si tratti di componenti del reparto operativo. “Quest’azione si traduce in tecnologia e nella possibilità di inserire veicoli elettrici in flotta attingendo parzialmente agli incentivi governativi e ai fondi che il PNRR riserva ai fleet manager per interventi in materia di sostenibilità e di riduzione delle emissioni di CO2 - ha sottolineato Saiu -.
Il graduale ingresso della tecnologia nel settore della mobilità ha reso fertile il terreno per la telematica che in Italia già godeva di un suo spazio importante grazie ai temi legati al mondo assicurativo. Il nostro è purtroppo il Paese delle frodi assicurative e dei furti d'auto. Gli strumenti telematici, soprattutto nelle grandi flotte, sono stati adottati per far fronte a questi fenomeni fraudolenti, quanto meno per ridurre la portata dei fenomeni citati. Un effetto in tal senso sicuramente c’è stato”.
L’innovazione che guida il cambiamento della mobilità
Le funzionalità (feature) ulteriori collegate alla telematica sono alla base del car sharing, anche nella sua variante corporate, il corporate car sharing e,operativo, corporate car pooling.
“Entrambe hanno fatto nascere l’esigenza di diversificare in qualche modo il business del leasing - ha ripreso Saiu -. Dal canonico paradigma dei 36 mesi di contratto per 90mila chilometri, lo scenario sta cambiando con l’introduzione di nuovi elementi. In Italia c’è, ad esempio, una società di noleggio a lungo termine che, grazie alla telematica, ha proposto già qualche anno fa un fattore di differenziazione, il renting a blocchi di chilometri; compri i primi 20mila, poi, in funzione di quello che intendi fare, acquisti i successivi 20mila o 40mila. Ci si è così svincolati dal binomio durata-chilometraggio, potendo contare su misurazioni puntuali riguardanti l’utilizzo del mezzo”.
Altri esempi di approccio innovativo arrivano da una emergente società di noleggio che per i privati offre risparmi sul canone mensile fisso in caso di basso chilometraggio; e da una casa costruttrice che scomputa la strada percorsa in modalità full electric. Due proposte disruptive rispetto al concetto fondamentale che eravamo soliti affiancare alle formule di mobilità pay-per-use.
Una finestra sul futuro che è già oggi la stanno aprendo anche i noleggiatori del noleggio a breve termine. “Ce ne sono due che stanno sfidando il mercato e secondo me stanno andando nella direzione ottimale verso la quale in verità tutti stanno convergendo - ha commentato Saiu -: l’utilizzo della telematica o del veicolo connesso in aftermarket. Entrambi abilitano un noleggio con soluzioni keyless che trasformano un device come lo smartphone in uno strumento per prenotare il veicolo, aprire e chiudere le portiere. entrambe introdotto pesantemente la telematica all’interno della loro offerta per eliminare i i desk destinati alla prenotazione e alla registrazione, così come per prendere le chiavi”.
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