Tachigrafo intelligente di seconda generazione: le tappe di avvicinamento e l'evoluzione
I primi a montare questa nuova tecnologia saranno i veicoli pesanti immessi sul mercato alla data di applicazione del nuovo Regolamento UE. Ma da lì a tre anni le novità interesseranno anche i mezzi di trasporto con massa inferiore.
Da Geotab Team
21 marzo 2023
•3 minuti di lettura
Sulla strada del passaggio al tachigrafo intelligente di seconda generazione sono segnate quattro fermate. La prima è in corrispondenza del 21 agosto 2023, data che cade due anni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Regolamento di Esecuzione UE 2021/1228
Il documento impone l’adozione della nuova versione dello strumento, rispetto a quella già in uso dal 15 giugno 2019, ai veicoli di nuova immatricolazione con massa superiore alle 3,5 tonnellate impegnati in trasporti transfrontalieri di merci/persone. Per chi monta un tachigrafo digitale (se non addirittura un dispositivo con tecnologia analogica), ci sarà tempo fino alla fine del 2024 per adeguarsi alle ultime normative approvate in sede comunitaria.
Le altre due fermate già previste lungo il percorso tracciato per il definitivo avvento del tachigrafo digitale di seconda generazione sono programmate innanzitutto per il mese di agosto del 2025. Entro tale data sarà richiesto un aggiornamento della prima release intelligente dello strumento. Luglio 2026 è invece la deadline da non superare per i nuovi veicoli immessi sul mercato con massa compresa tra 2,5 e 3,5 tonnellate a cui sarà richiesta l’adozione dello strumento.
Tachigrafi intelligenti: lo scenario normativo a livello dell’Unione Europea
I cambiamenti già in essere nel settore dell’autotrasporto
Scenari differenti per il settore dell’autotrasporto hanno iniziato a intravedersi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, il 31 luglio 2020, delle tre norme costitutive del Pacchetto Mobilità I elaborato in sede comunitaria.
Si lega a questo passaggio l'approvazione del Regolamento UE 1054/2020, che ha previsto modifiche sia al Regolamento UE 561/2006 in materia sociale (tempi di guida/riposo per i conducenti) e sia al Regolamento UE 165/2014 (relativo ai tachigrafi nel settore dei trasporti su strada, a sua volta abrogativo del Regolamento CEE 3821/85 riguardante l’apparecchio di controllo per i trasporti su strada).
Come funziona al momento il tachigrafo digitale
Dal 2 febbraio 2022, in base al disposto dell'art. 34, comma 7, del predetto Regolamento 165/2014 è stato fatto obbligo agli autisti di introdurre nel tachigrafo digitale "il simbolo del paese in cui inizia il suo periodo di lavoro giornaliero e il simbolo del paese in cui lo termina". Necessità che decade nel caso in cui lo strumento registri automaticamente i dati sull'ubicazione del veicolo in conformità dell'art. 8 dello stesso documento.
Lo scarico delle informazioni da remoto sul tachigrafo digitale
Entro tale data il conducente era comunque tenuto a inserire, in occasione della sua prima sosta (in alternativa, al porto o alla stazione di arrivo, in caso di trasporto via nave o convoglio ferroviario) il simbolo dello stato membro dell'UE di cui aveva varcato i confini.
Perché un tachigrafo intelligente di seconda generazione?
Il Regolamento UE 2020/1054 ha aggiunto nuove funzionalità a quelle già abilitate nella prima release intelligente dello strumento e contenute nel Regolamento UE 2018/502 (“prescrizioni per la costruzione, il collaudo, il montaggio, il funzionamento e la riparazione dei tachigrafi e dei loro componenti”) che ha modificato un documento analogo precedentemente approvato in sede comunitaria (2016/799).
In questa staffetta e nel conseguente passaggio di testimone occorre però sottolineare che già sul dispositivo in uso dal 15 giugno 2019 sono inseriti due moduli importanti in ottica di controllo. Uno è il GNSS (Global Navigation Satellite System), che potrà contare in futuro sul segnale satellitare Galileo certificato con il sistema OS-NMA (Open Service Navigation Message Authentication), per la geolocalizzazione, a intervalli prestabiliti, delle attività del veicolo a partire da parametri tecnico-funzionali specifici legati allo strumento.
L’altro è il DSRC (Dedicated Short Range Communication), che consente la comunicazione a corto raggio, a mezzo in movimento, di un set di informazioni memorizzate dal modulo stesso minuto per minuto. I dati sono visualizzati dalle autorità di controllo, a loro volta dotate di una tecnologia di lettura.
Il DSRC è un preselettore che evidenzia conformità o anomalie rispetto alla normativa vigente. Può aiutare gli organi preposti a individuare situazioni più o meno potenziali di manipolazione/manomissione del tachigrafo e quindi quali veicoli fermare. Con il Pacchetto Mobilità I dai quindici anni inizialmente concessi agli stati membri dell’UE per il passaggio al DSRC si scende a tre (deadline: 18 agosto 2024).
I parametri sotto esame - diciannove con la prima generazione del tachigrafo digitale - saliranno a venticinque a partire dal 21 agosto 2023 con l’arrivo della seconda release dello strumento. Cinque tra quelli che andranno ad aggiungersi riguarderanno il mancato rispetto dei tempi massimi di guida quotidiani, settimanali e bisettimanali.
Le infrazioni non saranno contestate in maniera automatica e diretta a seguito del controllo da remoto da parte delle autorità preposte. Perché sia elevata una sanzione occorrerà sempre un’ispezione a bordo strada a veicolo fermo. Grazie agli alert generati dal DSRC sarà comunque possibile ottenere un miglioramento a livello di efficacia delle attività di pattugliamento delle strade, ampliando al contempo il numero di mezzi coinvolti nello screening. Nello scenario annunciato il rispetto delle norme si trasformerà così in un netto vantaggio competitivo.
Le altre novità attese sul tachigrafo intelligente di seconda generazione
Con la seconda release smart dello strumento scatterà l’obbligatorietà relativamente all'interfaccia di dialogo con i sistemi di trasporto intelligenti (ITS) via Bluetooth, in precedenza facoltativa.
Sono inoltre previsti nuovi sigilli a garanzia di un corretto intervento sul dispositivo e per impedire manomissioni, carte tachigrafiche riviste e la possibilità di aggiornare il software per implementare nuove funzionalità abbinate allo strumento, così da non richiedere, in caso di elaborazione di diverse specifiche tecniche per il dispositivo, una sostituzione dell’apparecchio.
Il tachigrafo intelligente di seconda generazione registrerà automaticamente l’avvenuto passaggio di frontiera con l’obiettivo di contrastare l’abusivismo per quanto riguarda il cabotaggio stradale. Controlli puntuali saranno possibili, oltre che sul rispetto dei tempi di guida e riposo dei conducenti, anche sulla corretta applicazione della procedura di distacco degli autisti.
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Team di contenuti di Geotab
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