Dalla Cina qualità , tecnologia e buon prezzo: ecco i veicoli elettrici in vendita in Italia
La Cina è, oggi, il paese cardine della mobilità elettrica, grazie a una solida catena di produzione di componenti che, insieme a un ambizioso piano di incentivi governativi, ha permesso alla sua industria di crescere a passi da gigante.
7 dicembre 2023
•4 minuti di lettura
In parallelo, invece, l'industria europea ha dovuto reagire alla crisi dei semiconduttori. In questo blog post vediamo alcuni dati che ci aiuteranno a capire da dove veniamo e verso dove stiamo andando.
L'anno scorso, il gigante asiatico ha venduto 27 milioni di auto, 7 milioni delle quali erano elettriche. Ciò significa che 7 su 10 veicoli elettrici venduti nel mondo nel 2022 erano cinesi.
La pazienza è una delle numerose virtù della loro cultura: questo, tradotto nel nostro contesto, significa che per anni hanno osservato e imparato le abitudini e le esigenze europee e, nel momento in cui si sono sentiti pronti, sono sbarcati nel mercato del Vecchio Continente.
Quel momento è precisamente ora, vista la crescente presenza di marchi cinesi specializzati in elettrico, il cui obiettivo è guidare le classifiche di vendita - cosa che per alcuni è già una realtà .
Quali marchi vendono in Italia
Anche i più esperti nel mondo automotive riconoscono che è sempre più difficile stare al passo e unire i pezzi del puzzle dei marchi di auto più vendute nel Belpaese. La difficoltà sta nel mappare l'arrivo di marchi di origine asiatica di cui non avevano mai sentito parlare finora e che hanno alle spalle solide holding.
Nelle prossime righe, riassumiamo chi sono i produttori cinesi che già vendoni in Italia e da dove provengono.
- Aiways è un'azienda fondata a Shanghai nel 2017 che, due anni dopo, ha acquisito il 50% di un altro produttore cinese, Jiangling. È stata la prima startup cinese a lanciare un veicolo elettrico in Europa nel 2020. Nel ottobre 2021, grazie all'importatore Gruppo Koelliker, l'azienda ha introdotto sul mercato italiano l'Aiways U5, un SUV totalmente elettrico di grandi dimensioni. L'attuale gamma di modelli si completa con l'U6, un Suv-coupé elettrico che garantisce un'autonomia equivalente a 405 km. Aiways ha firmato un accordo per la distribuzione dei suoi veicoli attraverso Koelliker Group.
- BYD, acronimo di Build Your Dreams, vende nel mercato italiano quattro modelli: Atto 3 (SUV di dimensioni medie), Han (grande berlina), Dolphin (berlina compatta) e Seal (SUV segmento D). Non sappiamo perché BYD non abbia messo in vendita anche il suo modello Tang. Il marchio ha selezionato tre gruppi di concessionari nel nord Italia per lanciare i suoi prodotti sul mercato italiano: Autotorino, Barchetti e Intergea tramite le sussidiarie Theorema e Car Village. Altre città si sono unite alla rete commerciale nel corso di quest'anno.
- Lynk&Co, un marchio integrato in Geely (gruppo asiatico che possiede anche Volvo e Polestar), ha nei suoi ranghi l'auto ibrida plug-in più venduta, la Lynk&Co 01. L'abbonamento mensile di 600 euro include tutte le spese (tasse, manutenzione, assicurazione, assistenza stradale, 1.250 km al mese - 15.000 all'anno). Il cliente può persino scegliere il noleggio a lungo termine e il leasing.
- DFSK, di proprietà del Gruppo DongFeng, è stato il primo marchio cinese ad arrivare in Europa. L'attuale gamma di modelli per il mercato italiano comprende DFSK Glory 500, Glory 580, Glory IX5, Glory IX7 ed E5 PHEV (plug-in) grazie all'accordo di distribuzione siglato con China Car Company.
- Maxus è di proprietà del gruppo cinese SAIC (che possiede anche MG) e vende i suoi modelli tramite Koelliker Group (che abbiamo già citato come distributore di Aiways; è inoltre proprietario di Mitsubishi, Subaru e SsangYong). I modelli finora lanciati nel mercato italiano sono due furgoni elettrici di diverse dimensioni: eDelivery3 (compatto) ed eDelivery9 (medio-grande).
- MG o Morris Garage è un marchio di origine britannica (risalente al 1924) che, dopo diversi anni di cessazione dell'attività , è stato acquisito da SAIC. Nei suoi primi decenni, MG era concentrata sullo sviluppo di veicoli sportivi; in questa seconda vita, puntano a ottimizzare i prezzi. In Italia l'attuale offerta di modelli include SUV sia elettrici che a combustione interna come MG HS ed eHS; MG ZS e ZS EV (compatti); la MG Marvel R a zero emissioni; MG4 (berlina elettrica) e MG5 (station wagon a zero emissioni);
- Omoda fa parte del Gruppo Chery. Nel dicembre 2023 metterà in vendita in Italia i suoi modelli Omoda 5 e Omoda 5 EV insieme al modello SUV Jaecoo 7 di un altro marchio cinese, Jaecoo, che arriverà nel paese grazie allo stesso Gruppo.
- Seres, il cui nome evoca la Via della Seta, è un marchio totalmente nativo elettrico. Possiede una storia che parte dalla Cina e dal Giappone raggiungendo la Germania (dove è stata spedita tutta la gamma di prodotti del gruppo DFSK). Ha due sedi, una in Cina e una negli USA. La prima lettera del nome Seres, che mostra una forma di parola perfettamente simmetrica, rappresenta l'area della Silicon Valley (Milpitas); la "e" sta per "veicolo elettrico" mentre la "r" significa range esteso. Da essere un semplice modello di DFSK (azienda risultante dall'unione di due gruppi cinesi, Dong Feng e Sokon), è diventata un marchio indipendente con spirito premium, in vendita in Italia con i modelli Seres 3 (un SUV di segmento C) e Seres 5 (un SUV di segmento D). Anche questo marchio ha firmato un accordo per la distribuzione dei suoi veicoli con il Gruppo Koelliker.
- Altri due marchi cinesi, NIO e Xpeng (con il suo SUV elettrico G9), hanno annunciato l'arrivo in Italia nel 2024
Sfatiamo i miti
Il motivo che spiega il successo di alcuni veicoli elettrici cinesi risiede nel rapporto qualità -prezzo. Le aziende provenienti dall'Asia si vantano di avere la tecnologia e la sicurezza più recenti a un prezzo accessibile a tutte (o quasi) le tasche. Ma hanno ancora un nemico da affrontare: la cattiva reputazione, che porta a pensare che se sono economiche, è perché non sono buone o, almeno, non sicure come quelle europee.
Contro questa credenza, che sta diventando sempre meno diffusa, c'è un report della società di consulenza MHP (partner strategico di Porsche). "La qualità dei veicoli importati dalla Cina non è più paragonabile a quella di 10 o 15 anni fa", dicono gli autori del report. "I nuovi modelli che vengono ora importati in Europa sono in realtà indistinguibili in termini di qualità di produzione e aspetto dei materiali rispetto a quello a cui siamo abituati in Europa", affermano.
L'azienda annuncia che tra pochi mesi le auto elettriche cinesi potrebbero superare le europee in termini di qualità del software. A questo riguardo, le loro fonti indicano che "la differenziazione avverrà sicuramente nel campo del software e non solo, perché si prevede che la tecnologia stessa verrà integrata con, ad esempio, i servizi di streaming o la ricarica intelligente."
MHP stima che i principali gruppi cinesi abbiano un vantaggio di 2-3 anni sui loro rivali europei in termini di software, e cita come esempio Nio o XPeng, produttori "che si definiscono attraverso il software".
In conclusione, la presenza crescente di produttori cinesi di veicoli elettrici in Italia segna un cambiamento significativo nel mercato automobilistico, questo perché hanno dimostrato la loro capacità di offrire veicoli di qualità a prezzi accessibili, sfidando la percezione che l'economicità equivalga a una qualità inferiore. Inoltre, il loro focus sull'innovazione e la tecnologia, specialmente nello sviluppo software, li sta posizionando come leader nel settore.
In questo contesto di costante evoluzione, è importante mettere in evidenza che la tecnologia di Geotab è integrata con numerosi produttori di veicoli, offrendo alle aziende la capacità di accedere ai dati dei loro veicoli senza la necessità di installare hardware.
Siamo convinti che il bello della mobilità elettrica debba ancora arrivare, e Geotab si farà trovare sempre all'avanguardia.
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Vice President, OEM Europe
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